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Alla scoperta delle grotte di Frasassi: un viaggio sotterraneo

Situate nel Parco Naturale Regionale Gola Rossa e Frasassi, nel cuore delle Marche, le Grotte di Frasassi sono un vero e proprio tesoro nascosto: un ampio sistema di grotte carsiche sotterranee dove acqua e roccia, nel corso di 190 milioni di anni, hanno creato uno scenario dalla bellezza incomparabile.

Lo stillicidio dell’acqua lungo la roccia calcarea, che prosegue incessantemente da millenni, provoca il continuo movimento del minerale calcareo, che cola dalla volta e si deposita a terra, realizzando sculture naturali imponenti, curiose e fantastiche.

Visitare le Grotte di Frasassi significa conoscere un prezioso e suggestivo gioiello della natura, un’opera d’arte sotterranea da scoprire attraverso un viaggio emozionante e un po’ avventuroso, in grado di stupire e lasciare senza parole visitatori di ogni età.

La scoperta ufficiale delle Grotte di Frasassi risale al 1971, anche se molto probabilmente la presenza di questo sistema carsico era già in parte nota. Oggi, le grotte sono in parte accessibili ai turisti, che possono attraversarne un tratto spettacolare usufruendo di una visita guidata di poco più di un’ora. Inoltre, i visitatori più appassionati e temerari hanno la possibilità di seguire un percorso relativamente impegnativo, in compagnia delle guide speleologiche esperte, che li condurranno in un’area più profonda, proseguendo oltre l’itinerario turistico.

La storia delle Grotte di Frasassi

La scoperta della Grotta del Fiume, nella zona di Frasassi, risale al 1948, a seguito di esplorazioni in corso già prima della guerra. Nel 1966 viene individuata un’importante diramazione di tale grotta, che incentiva nuove ricerche da parte dei gruppi speleologici locali.

Nel 1971, superato un passaggio piuttosto stretto, i ricercatori si trovano davanti diversi chilometri di gallerie, pozzi e cunicoli, fino a raggiungere la splendida Grotta del Vento, punto di ingresso verso altre meraviglie sotterranee. In seguito, viene individuato e percorso il tratto sotterraneo che congiunge la Grotta del Vento alla Grotta del Fiume: uno straordinario e spettacolare percorso di tredici chilometri.

Il fascino del paesaggio sotterraneo di Frasassi ha fatto sì che si mettesse a disposizione almeno una parte di questo patrimonio naturale ai turisti e ai visitatori, creando un percorso turistico di seicento metri circa, oltre alla possibilità di addentrarsi più in profondità, con la massima sicurezza, insieme agli speleologi.

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Grotte di Frasassi e dintorni: cosa vedere

L’escursione al Parco della Gola Rossa e a Frasassi è senza dubbio una delle più famose e praticate in tutta la regione Marche, anche se, in realtà, Frasassi può essere il punto di riferimento e di partenza per conoscere un territorio splendido, sia sotto l’aspetto naturalistico che artistico e storico. Un’occasione interessante anche per gli appassionati della letteratura, che percorrendo poche decine di chilometri possono raggiungere Recanati e i luoghi leopardiani, oltre a scoprire le località marchigiane situate sulla costa adriatica.

Percorso turistico delle Grotte di Frasassi

Il percorso turistico delle grotte, per quanto breve e limitato al tratto più esterno e più facile da percorrere, lascia incantato ogni visitatore. Dopo avere percorso la prima galleria, si raggiunge l’Abisso Ancona, la cui ampiezza e altezza potrebbe ospitare una cattedrale come il Duomo di Milano. L’itinerario si addentra successivamente tra monumentali formazioni calcaree, sgocciolii incessanti, lunghi corridoi, canyon e laghetti, ed è in gran parte accessibile anche ai diversamente abili.

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Luoghi interessanti intorno a Frasassi

Dopo avere ammirate le Grotte di Frasassi, si può pensare, anche senza allontanarsi troppo, di trascorrere il resto della giornata visitando le località situate nelle immediate vicinanze, collocate in uno splendido scenario storico e paesaggistico.

Il borgo di Genga

Genga è un piccolo comune in provincia di Ancona, ancora oggi caratterizzato dalle tipiche case in pietra, dalle antiche mura e dal maestoso castello medievale. Il paese è piacevole da vedere in ogni stagione, ma in inverno si trasforma in uno scenario da favola, con il valore aggiunto del presepe vivente, che ogni anno attira migliaia di visitatori dall’Italia e dall’Europa. Poco prima del borgo, è ancora agibile il ponte romano con il torrione medievale che, all’epoca, svolgeva la funzione di porta di accesso, la cui originale architettura mostra due arcate differenti ai due lati della torre.

Dopo il ponte, proseguendo lungo il fiume, si arriva al Castello Petroso, o Castello Pierosara, che molto probabilmente risale anch’esso all’anno Mille. Sono ancora visibili alcune parti della struttura originale, tra cui la torre di avvistamento. La leggenda vuole che il nome Pierosara derivi dalla triste storia di due innamorati, Piero e Sara, entrambi uccisi dal Conte di Rovellone, a sua volta innamorato della ragazza.

San Vittore alle Chiuse

A San Vittore Terme è possibile ammirare la splendida Abbazia di San Vittore alle Chiuse, in stile romanico, realizzata interamente in pietra oltre un millennio fa. Dopo avere svolta la funzione di convento e di abbazia, la struttura non ha più alcun ruolo sacro da tempo, ma ha conservato tutta la sua suggestiva e antica bellezza, impreziosita dal paesaggio circostante. Particolarmente impressionante è l’interno, costituito da una serie di archi a tutto sesto con volte a crociera.

L’ex convento benedettino è oggi sede anche del Museo Speleologico, che merita sicuramente di essere visitato. Il percorso espositivo è diviso in tre parti: una sezione dedicata alla geologia delle grotte carsiche di Frasassi, una sezione paleontologica con antichi reperti ritrovati nelle grotte stesse e nei dintorni, e una sezione archeologica con materiali e oggetti trovati nel territorio.

Il Santuario Madonna Infra Saxa

Il Santuario Madonna Infra Saxa e il Tempio di Valadier rappresentano uno dei siti più visitati della zona di Frasassi. Rivestito interamente in marmo bianco e reso suggestivo dalla cupola in piombo, il Tempio si trova all’entrata della grotta dedicata alla Beata Vergine di Frasassi. A pochi passi, sorge il Santuario, un eremo risalente all’anno Mille circa, in gran parte scavato direttamente nella roccia. Il sentiero per raggiungere il Tempio è un po’ lungo e si eleva di circa trecento metri, ma arrivati al termine il paesaggio è davvero spettacolare.

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Il borgo di Fabriano

In un tour un po’ più lungo, senza comunque allontanarsi molto da Frasassi, non può mancare una visita a Fabriano, conosciuta indubbiamente per la produzione artigianale della carta, sviluppatasi soprattutto tra il 1300 e il 1400. L’ex convento di San Domenico ospita proprio il Museo della Carta, che ricostruisce tutto il ciclo produttivo originale dell’epoca.

Tutta la cittadina è comunque ricca di importanti testimonianze storiche e artistiche, tra cui primeggia il bellissimo Palazzo del Potestà, edificato intorno alla metà del 1200, che oggi ospita alcuni uffici comunali. Punto di riferimento per i cittadini e i visitatori, è costituito da tre edifici incastonati uno nell’altro, con un grande arco gotico che un tempo aveva la funzione di ponte.

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