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Civita di Bagnoregio: visitare il borgo medievale con i bambini

Civita di Bagnoregio è senza dubbio un luogo incantato, ideale per una vacanza culturale con i bambini.

Avvicinandosi al paesino situato sulla cima di una altura di tufo, la sensazione è di trovarsi all’interno di una fiaba, dove prima o poi arriverà il principe azzurro a salvare la sua principessa.

Andare in questo luogo magico, in una sorta di viaggio tra le nuvole, può essere una meravigliosa esperienza da condividere con i bambini, in una vacanza per tutta la famiglia.

Civita di Bagnoregio: il paese che muore

L’antico borgo medievale di Civita di Bagnoregio svetta sulle rocce della Valle dei calanchi, tra il lago di Bolsena e la valle del Tevere, e rimane come aggrappato alla roccia di tufo che, a poco a poco, si sgretola sotto le sue case. Per questo viene anche chiamato “il paese che muore”.

A strapiombo sulle vallate sottostanti, gli edifici di Civita di Bagnoregio sembrano un tutt’uno con la roccia che li ospita. Un lungo ponte, di oltre trecento metri, conduce al borgo in un percorso incredibile, che pare unire due mondi diversi e portare i visitatori in un’altra dimensione.

Quando la nebbia, al mattino, circonda i colli circostanti e il sole timidamente avvolge con i suoi raggi l’orizzonte, la sensazione è di trovarsi in uno scenario fantasy: ci si aspetterebbe di vedere orde di troll o compagnie di nani spuntare da dietro gli alberi in un combattimento epico. Invece, Civita di Bagnoregio rimane ferma e silenziosa, avvolta dallo splendore dei suoi paesaggi, a testimonianza di una storia antichissima e densa di cultura.

Fino a due secoli fa Civita era collegata a Bagnoregio, ma l’erosione del terreno ha provocato una frattura di un chilometro e i due centri sono rimasti separati.  Nel 1965 è stato costruito lo spettacolare ponte pedonale, che tiene uniti i pochissimi abitanti della frazione di Civita con il resto del mondo, e che oggi è meta di centinaia di turisti affascinati dalla storia del luogo.

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L'origine di Civita di Bagnoregio

I primi nuclei abitativi situati nell’attuale bordo di Civita risalgono all’epoca degli etruschi. Probabilmente il borgo fu fondato circa 2500 anni fa, anche se le prime testimonianze della presenza dell’uomo risalgono ad epoche ancora più remote.

Divenne poi una cittadina romana e nel Medioevo fu dominata dai Longobardi. Pare che il suo nome, Balneum Regis, le sia stato dato dal re dei Longobardi, Desiderio, il quale era guarito da una malattia dopo essersi bagnato nelle acque termali della città.

Per decenni fu al centro delle lotte tra guelfi e ghibellini, finché nel XVII secolo iniziò la sua parabola discendente che ebbe culmine con il terremoto del 1695, che portò gran parte degli abitanti ad allontanarsi da quei luoghi.

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Frane, smottamenti ed erosione del terreno hanno caratterizzato gran parte della storia di Civita da Bagnoregio: oggi nella frazione sono rimasti pochissimi abitanti e solo le recenti ristrutturazioni hanno riportato turismo e pernottamenti stagionali.

Oggi in quel borgo è come se si fosse fermato il tempo: l’architettura medievale, unita alla particolarità della conformazione geografica, trasportano il visitatore in un’altra epoca.

Che cosa vedere a Civita di Bagnoregio con bambini

Già il percorso che conduce al borgo medievale di Civita di Bagnoregio costituisce una parte integrante della visita.

Giungendo a Bagnoregio, di cui Civita è una frazione, è necessario lasciare l’automobile in un parcheggio: qui il panorama accoglie il visitatore e lo riempie di stupore. Da un belvedere a pochi metri dal parking si apre il paesaggio di Civita: il lungo ponte pedonale che collega le due località sembra sospeso in aria, verso un castello costruito sulle nuvole.

Il percorso, da fare rigorosamente a piedi, non è molto lungo (circa 300 metri) ed è facile grazie alla pavimentazione liscia del ponte, anche se è un po’ in salita soprattutto nell’ultimo tratto. Giunti verso la cima, il ponte si congiunge al percorso originario e gli ultimi metri sono costituiti da una scalinata di pietra.

I bambini saranno felici di attraversare il ponte e di perdere lo sguardo all’orizzonte, tra i calanchi che scolpiscono il paesaggio e creano scenari incredibili.

Giunti all’interno del borgo, l’incantesimo ancora non si rompe e offre un vero e proprio mondo antico tra i vicoli, le case signorili e le piazzette tipiche del Medioevo.

  • Porta San Maria è la porta che conduce all’interno del borgo. Si tratta di un monumento originale, che raffigura due leoni che straziano con gli artigli due teste umane. Ciò fa riferimento ai tiranni che sono stati sconfitti e scacciati dalla città.
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  • Piazza San Donato è la piazza principale del borgo e centro della vita locale. La particolarità della piazza è che ha una pavimentazione di terriccio, che regala al turista la sensazione si trovarsi in un’altra epoca. Qui si tiene ogni anno una caratteristica festa medievale, il Palio della Tonna, in cui i partecipanti si sfidano nella corsa ad anello.
  • Museo geologico e delle frane, situato all’interno di Palazzo degli Alemanni, raccoglie le testimonianze dell’evoluzione del paesaggio: attraverso diverse discipline, dall’archeologia alla geologia, dalla sismologia alla storia, nel museo viene tracciato un percorso ideale che racconta sotto varie forme lo stretto rapporto che lega Civita al suo particolarissimo territorio.
  • Grotta di San Bonaventura è una meta del turismo religioso e culturale. Secondo la tradizione in questo antro, che originariamente sarebbe stata una tomba etrusca, avrebbe vissuto San Bonaventura. Da ragazzo, Giovanni di Fidanza, sarebbe stato guarito miracolosamente da San Francesco, in visita alla città. Egli, in segno di riconoscenza verso il santo, sarebbe diventato servo di Dio, prendendo il nome di Bonaventura da Bagnoregio.
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