
Ci sono nella nostra penisola luoghi magici, che legano la loro storia ad aneddoti e leggende. Altri luoghi, invece, sono famosi per le attività che si svolgono. Pesariis è uno di questi.
A poca distanza dal centro di Siracusa si estende il Parco Archeologico di Neapolis, uno dei più importanti della Sicilia e di tutto il Mediterraneo, grazie alla sua estensione e all’importanza dei suoi reperti archeologici.
Si tratta di un’area naturale ricca di reperti archeologici risalenti a varie epoche storiche: la Neapolis corrisponde a una parte di un antico quartiere della Siracusa greca e romana e conserva gran parte dei resti siracusani di quel periodo. Testimonianza della colonizzazione greca in Sicilia, per la sua bellezza nel 2005 si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento di Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco.
Qui si possono visitare splendidi monumenti tra cui l’Anfiteatro Romano, l’ara di Ierone II e il Teatro Greco.
Inoltre, le Latomie del Paradiso, nelle quali si trova l’Orecchio di Dionisio, costituiscono un unicum da un punto di vista paesaggistico, ma anche storico-culturale. Oggi sono un meraviglioso giardino, mentre nell’antichità rivestivano un ruolo piuttosto diverso.
Le Latomie, il cui nome deriva dal greco e significa “tagliate”, erano delle cave di pietra scavate nella roccia. La vallata artificiale che ne è risultata si è oggi fusa con la natura rigogliosissima che l’ha avvolta, creando un ambiente particolarissimo e fuori dal tempo. Qui agrumi, palme e ficus crescono in un contesto caratterizzato dai resti delle cave di pietra e dalle grotte artificiali, dando vita a un giardino suggestivo e pieno di contrasti.
Le Latomie, dopo essere state sfruttate come cave, divennero in un secondo momento delle prigioni, ove schiavi e i detenuti venivano tenuti reclusi in condizioni durissime. All’interno delle Latomie del Paradiso si trova l’Orecchio di Dionisio, imponente grotta artificiale oggetto di miti e leggende.
L’Orecchio di Dionisio è la grotta più famosa del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa.
Alta circa 23 metri e profonda oltre 65, questa grotta colpisce chi gli si accosta per il senso di imponenza che trasmette: una sorta di portale magico dentro il quale riverberano miti e leggende.
Pare che il nome le sia stato attribuito da Michelangelo da Caravaggio quando, nel 1608, si recò in visita. La sua forma, infatti, ricorderebbe quella del padiglione auricolare. Ma non solo.
All’epoca del Caravaggio, infatti, era in voga una diceria secondo la quale tale grotta sarebbe stata teatro di vicende avvolte nel mistero. Si narrava che il tiranno Dionisio, vissuto a cavallo tra il V e il IV secolo a.C. e considerato uno dei più importanti di tutto il mondo greco, avesse istituto una prigione in questa grotta.
Grazie alla particolare acustica del luogo, sarebbe stato in grado di ascoltare da una fessura posta in alto tutte le parole dei prigionieri, sventando così qualsiasi tentativo di ribellione.
Il nome attribuito alla grotta dal Caravaggio non farebbe quindi solo riferimento alla sua forma ma anche alla caratteristica acustica che causava una specie di eco, tanto da permettere al despota di origliare i progetti dei suoi nemici.
Di tutte queste leggende, quello che è certo è che effettivamente l’Orecchio di Dionisio gode di una acustica particolarissima, dovuta alla sua forma ad imbuto rovesciato e alla sua capacità di amplificare il suono. Studi storici testimonierebbero che l’aspetto acustico ottenuto scavando la grotta non fosse affatto voluto ma casuale: la grotta sarebbe stata costruita attraverso uno scavo che partiva dalla sommità della grotta e che proseguiva lungo il percorso serpeggiante di un antico acquedotto.
Questa costruzione testimonia un esempio di storia antica in cui la leggenda arricchisce di mistero e di fascino questa incantevole area.
Per gli amanti della storia e delle vacanze all’insegna della cultura, si tratta di una meta da non perdere.
Ci sono nella nostra penisola luoghi magici, che legano la loro storia ad aneddoti e leggende. Altri luoghi, invece, sono famosi per le attività che si svolgono. Pesariis è uno di questi.
Al di là delle leggende, secondo alcuni storici è possibile che in passato venisse utilizzata per rappresentazioni teatrali, sfruttando così gli effetti speciali naturali che questo sito è in grado di creare. Durante le rappresentazioni, il coro si trovava all’interno della grotta e le voci uscivano alle spalle del pubblico che non era in grado di capire esattamente da dove provenissero: si creava così una situazione scenica piena di emozione.
Incastonata nello splendido scenario di un giardino cresciuto attorno ai resti archeologici, questa grotta è senza dubbio la meta ideale per una escursione suggestiva ed entusiasmante all’interno della splendida natura della Sicilia.
L’altezza della grotta e la forma sinuosa e stretta conducono in un anfratto affascinante, capace di trasmettere una sensazione di stupore e sgomento di fronte all’imponenza della cava di pietra. La capacità di amplificare per ben 16 volte qualsiasi rumore presente all’interno rende questo luogo ancora più denso di magia: entrando nella grotta ogni rumore pare richiamare qualcosa di misterioso, sprofondato nella roccia e lì rimasto imprigionato attraverso centinaia di anni di storia.
Un progetto di SOFTPLACE WEB Srl – Via De Mosso 20 – 13900 Biella (BI)
Partita IVA 02630990022 – Capitale Sociale 30.000 € i.v. – Iscr. Cam.Com. Biella – REA BI-200982
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcune immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio.
Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vi invitiamo a comunicarcelo via email a info@vacanze-marine.it e saranno immediatamente rimosse. L’autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.