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Vacanze Marine Mar Ionio

In barca nel Mar Ionio: lo spettacolo dei delfini

Il Mar Ionio è ricco di coste meravigliose, natura incontaminata, leggende affascinanti e animali pieni di grazia come i delfini.

Le profondità abissali che il Mar Ionio raggiunge nel tratto compreso tra Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Albania e Grecia arrivano a toccare i 5.270 metri nel cosiddetto “Abisso di Calipso”, il punto più profondo dell’intero Mediterraneo.

La profondità del Mar Ionio

Questo mix di profondità, correnti, ossigenazione, distanza da zone industriali e grandi corsi d’acqua, vettori dell’inquinamento urbano, regalano alle coste ioniche le spiagge più incontaminate e le acque più limpide che, anche quest’anno, hanno guadagnato il prestigioso riconoscimento della “Bandiera Blu d’Italia”.

Dalle favolose coste del Salento all’area marina protetta di Capo Rizzuto, dalla selvaggia Costa ionica lucana alle perle del mare di Trinacria, Taormina e Isola Bella si è sicuri di potersi godere le più spettacolari vacanze marine che si possano sognare.

Paradisi in grado di favorire ogni attività balneare sono anche approdi fantastici per la nautica che decide di visitare le isole ionie come Corfù, Itaca, Cefalonia o Zacinto.

Vacanze Marine Mar Ionio

Mar Ionio: oasi dei nostri parenti acquatici

La natura incontaminata delle coste e delle acque circostanti l’”Abisso di Calipso” offrono da sempre un habitat ed un rifugio sicuro ai cetacei e alle ultime foche del Mediterraneo. 

Da oltre venticinque anni l’associazione Thetys Research Institute ha avviato in queste acque il progetto “Ionian Dolphin Project” che coinvolge scienziati di più di quaranta nazioni e garantisce il costante censimento, la mappatura degli spostamenti e la cura degli esemplari malati.

Mentre il ritorno e la presenza della Foca Monaca sono attestati in molte zone delle isole ionie, rimane però molto improbabile un incontro con questo graziosissimo ma timidissimo mammifero. 

Puglia in immagini

I delfini del Mar Ionio

Decisamente molto frequente è l’imbattersi con gruppi di delfini, soliti affiancare le imbarcazioni. 

Due le specie in cui è più facile imbattersi: il Delfino Comune (Delphinus Delphis) e il Tursiope (Tursiops Truncatus), specie entrambe in forte crisi da decenni a causa della pesca intensiva che ha ridotto drasticamente il pesce azzurro, loro alimento principale.

Più raro ma possibile l’incontro con Grampi, Zifi e Globicefali. 

Due anni fa un solo avvistamento consentì di godersi a lungo lo spettacolo di ben quattordici capodogli. 

Frequenti gli incontri anche con megattere, orche, pseudorche e balenottere minori.

In Italia sono due le zone dichiarate Santuario dei Cetacei, una è il Santuario dei Cetacei Pelagos istituito da un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco che comprende 87.500 kmq tra Liguria, Costa Azzurra e Corsica.

La seconda nelle acque del Mar Ionio, nel golfo di Taranto, città che porta fieramente il delfino nel suo stemma. 

Proprio in queste acque, nei pressi dell’isola di San Paolo in Mar Grande, quest’anno avranno inizio i lavori per la realizzazione di un grande recinto sottomarino ove reintrodurre e riacclimatare alla vita in libertà tutti i delfini detenuti finora in cattività.

A Taranto nasce, infatti, il Taranto Dolphin Sanctuary grazie al progetto Jonian Dolphin Conservation sulla base del Dolphin Project di Bali del naturalista più attivo e famoso del mondo per la cura e la tutela di questi mammiferi.

 

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Il delfino come segno di buon auspicio

Nella zona di Taranto, antica capitale della Magna Grecia, molte antiche leggende parlano di delfini da quasi quattromila anni.

La tradizione ellenica associava il delfino ad un presagio benefico secondo la volontà del Dio Apollo di proteggere i marinai, trasformandosi egli stesso in delfino e caricando il naufrago sul dorso.

Non dimentichiamo che Apollo era il dio degli oracoli e soprattutto del più importante, l’oracolo di Delfi, che diede il nome al delfino.

Apollo e Poseidone, il dio del mare, tutelarono con la presenza del loro sacro animale, tutti gli scambi ed ogni navigazione tra la Magna Grecia e la madrepatria.

Da allora il delfino è simbolo di prudenza, saggezza, purezza e bontà.

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