
Visitare Pompei è come viaggiare indietro nel tempo, rivivendo la quotidianità di una città di duemila anni fa.
La Campania è un invito a mangiare guardando il mare. In pochi chilometri trovi friggitorie storiche, trattorie di porto, cooperative di pescatori e ristoranti che profumano di agrumi. Questo tour unisce Napoli, la Costiera Amalfitana e le isole per assaggiare il meglio: pesce azzurro, alici, zuppe di pesce, pasta ai frutti di mare e dolci di tradizione.
Tre giorni, tappe semplici e spostamenti brevi: street food quando serve, tavole autentiche quando vale la pena sedersi. Portiamo scarpe comode, fame curiosa e lasciamo che sia il mare a dettare il ritmo.
Il punto di partenza ideale è Napoli, dove il mare si assaggia a ogni angolo di strada. Il porto e i quartieri storici offrono una concentrazione unica di sapori autentici e locali, perfetti per un primo giorno all’insegna del gusto.
Inizia dal Mercato di Porta Nolana, dove tra banchi di pesce fresco e voci dei venditori puoi provare fritture di paranza appena fatte o cartocci di alici dorate. Prosegui verso Via Toledo e i Quartieri Spagnoli per uno spuntino con il classico cuoppo di mare – calamari, gamberi e totani fritti serviti nel cono di carta – simbolo dello street food napoletano.
Chi preferisce sedersi può fermarsi nei ristoranti del Borgo Marinari, ai piedi del Castel dell’Ovo, dove si gustano piatti come gli spaghetti alle vongole veraci o la zuppa di pesce alla napoletana, magari con vista sul Golfo.
Il secondo giorno del tour si muove lungo uno dei tratti più iconici d’Italia: la Costiera Amalfitana. Qui la cucina di mare è un patrimonio tramandato di generazione in generazione, e ogni paese ha una sua specialità.
Inizia la giornata a Cetara, piccolo borgo di pescatori conosciuto per la colatura di alici, un condimento antico ottenuto dalla maturazione del pesce sotto sale. Basta qualche goccia su spaghetti o verdure per scoprire un sapore intenso e autentico.
Prosegui verso Vietri sul Mare, dove il profumo della ceramica si mescola a quello del mare. Qui i ristoranti sul porto propongono piatti semplici come tonno alla griglia e insalate di polpo con limone Costa d’Amalfi IGP.
Chiude la giornata Amalfi, con la sua terrazza naturale sul mare. Fermati in una trattoria del centro per un piatto di scialatielli ai frutti di mare e un bicchiere di vino bianco locale. La sera, passeggiare sul molo con il profumo del mare è il modo migliore per chiudere la giornata.
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L’ultimo giorno è dedicato alle isole, dove la cucina di mare conserva ancora un’anima familiare.
Sia Procida che Ischia offrono esperienze autentiche, con trattorie che servono piatti nati tra reti da pesca e orti sul mare.
A Procida, il consiglio è di cominciare dal porto della Corricella, tra le case color pastello e le barche dei pescatori. Qui si assaggiano piatti semplici come la linguina con seppie e pomodorini gialli, oppure la classica frittura di paranza, servita ancora bollente in piatti di carta.
Chi sceglie Ischia può puntare sui ristoranti di Sant’Angelo o del lungomare di Forio, dove la tradizione mescola mare e terra: oltre al pesce fresco, da provare la zuppa di pesce all’ischitana, arricchita con pomodori e spezie locali.
Il modo migliore per chiudere il viaggio è con un bicchiere di vino bianco dell’isola e un dolce tipico come il babà al limoncello o la delizia al limone, guardando il tramonto sul mare.

Visitare Pompei è come viaggiare indietro nel tempo, rivivendo la quotidianità di una città di duemila anni fa.
Ogni tappa di questo viaggio ha i suoi sapori, ma alcuni piatti raccontano meglio di altri il legame tra mare e tradizione campana. Ecco una selezione di specialità da non perdere:
La cucina di mare campana trova nei vini locali un equilibrio perfetto. Ogni zona ha la sua etichetta caratteristica, capace di valorizzare i sapori delicati del pesce e la freschezza del mare.
Un consiglio: nelle piccole trattorie spesso troverai vini locali non imbottigliati, serviti in caraffa. Sono genuini, economici e raccontano il gusto del luogo meglio di qualsiasi etichetta famosa.
Organizzare un tour enogastronomico in Campania è semplice, ma qualche accortezza può rendere il viaggio più fluido e piacevole.
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Un tour tra mare e cucina in Campania è prima di tutto un’esperienza concreta: tavoli semplici, piatti genuini e l’odore del pesce appena fritto che si confonde con la brezza del porto. Ogni tappa lascia un sapore preciso, diverso ma sempre legato al mare.
Dalla celebre colatura di alici di Cetara alla freschezza dei piatti a base di pesce delle isole, la cucina campana offre un viaggio sensoriale unico. Se vuoi scoprire più a fondo le specialità locali, leggi anche La tradizione culinaria campana: sapori di mare.