
Le Isole Pelagie sono paradisi dove la natura regna sovrana e dove la storia scorre in ogni vicolo. Qui la più maestosa è senza dubbio Lampedusa.
La longilinea isola di Caprera appare dall’alto come un pezzo di Sardegna strappato all’isola madre, come un imponente relitto di graniti rosa e macchia mediterranea color smeraldo. Paesaggi terribili o dolcissimi: tuoni di burrasca e impetuosi venti di ponente o il ritmo lento degli sciacquii sulle spiagge dorate, nelle mille insenature dalle acque turchesi.
Quella Caprera dove l’Eroe dei Due Mondi desiderò vivere, amare e morire.
Caprera è un gioiello incontaminato che offre esperienze inimmaginabili in tutte le stagioni.
I più genuini amanti dell’intimità con la natura possono, in primavera e in autunno, percorrere i sentieri che conducono alle pendici della severa catena del monte Tejalone.
Da qui, nel 1901, Guglielmo Marconi riuscì a comunicare coprendo senza fili i 200 chilometri che lo separavano da La Spezia.
Attraverso tafoni di granito scolpiti dal vento e dall’acqua in forme bizzarre, molti dei quali ripari neolitici, Marconi riuscì ad addentrarsi tra lecci, mirti, corbezzoli, ginestre, elicrisi e ginepri.
Decisamente magiche le numerose zone ombreggiate dai meravigliosi pini di Aleppo.
I trekkers resteranno sbalorditi nel trovarsi improvvisamente di fronte alle numerose e gigantesche fortificazioni umbertine, tra cui, in posizione dominante l’intero arcipelago, Forte Arbuticci.
Quest’ultimo è l’unico forte ristrutturato, oggi sede del Museo Garibaldino, con cimeli, libri, plastici di battaglie e percorsi interattivi.
Particolarmente affascinanti i meandri dei fortini di Candeo della Seconda Guerra Mondiale.
Sulla costa rivolta verso La Maddalena si staglia la “Casa Bianca” di Garibaldi, aperta al pubblico con visite guidate che consentono di immergersi nella quotidianità della famiglia dell’eroe allevatore e contadino.
Bellezze naturali e reperti storici si fondono in un solo magico contesto in ogni angolo dell’isola.
Suggestivo l’unico nucleo abitato dell’isola, il borgo di Stagnali, dove, nelle antiche strutture militari, si possono visitare i musei del mare e mineralogico e il Centro per l’osservazione dei cetacei e delle tartarughe marine.
Frequenti in queste stagioni gli incontri con i caproni endemici dai palchi imponenti e con i cinghialetti selvatici.
Sui sentieri non è raro assistere all’attraversamento di testuggini di terra e ovunque si è alla presenza delle verdissime lucertole di Caprera.
Gli amanti del bird-watching potranno sbizzarrirsi con molte specie insulari, tra cui marangoni dal ciuffo, cormorani, berte e gabbiani corsi.
In estate, alta stagione per i bagnanti, tutte le spiagge sono libere e consentono ai subacquei e anche ai semplici snorkelers, l’incontro con specie sempre più rare di ittiofauna mediterranea: cernie, murene, gronghi, razze, torpedini ed aragoste, tutelate dall’Ente Parco nelle acque rese perennemente cristalline dalle superprotette praterie di posidonia e dove ancora sopravvive in salute la rara Pinna Nobilis.
Tutti i sentieri scendono poi in infinite calette meravigliose come Cala Coticcio, Cala Napoletana, Cala Serena, Cala Portese, Cala Crucitta, Cala Brigantina e la Spiaggia del Relitto.
Tutti i percorsi per i trekkers sono decisamente poco impegnativi e l’isola è dotata di percorsi curati e ben segnalati sia su tutta la costa che al suo interno.
All’estremità sud, l’Opera di Punta rossa, offre uno spettacolo indescrivibile sia per la mole delle fortificazioni sia per la vista sulla costa gallurese.
L’opera più severa è quella di Poggio Rasu Superiore, attorniato da possenti mura e ponte levatoio, anche da qui si gode di un panorama mozzafiato.
Il Centro Velico di Caprera è un’istituzione che dal 1967 trasmette la passione del mare e le tecniche di navigazione a vela ai giovani di molte generazioni.
Alla fonda, più volte l’anno, le piccole derive sfrecciano leggere di fronte alle imponenti sagome delle due navi scuola “Amerigo Vespucci” e “Palinuro”, fiore all’occhiello della Marina Militare Italiana da quasi cento anni.
Inutile ricordare che l’Arcipelago delle Isole del Vento è meta ambita da surfers e kitesurfers e che gli infiniti facili approdi favoriscono gli ecologicamente graditissimi canoisti.
Sul lato orientale dell’isola i fondali si inabissano nel famoso Canyon di Caprera: rotta di capodogli e balene, sovente visibili in bassa stagione, verso la zona del Santuario dei cetacei “Pelagos”, nelle acque di fronte a Liguria e Costa Azzurra.
Di fronte a Cala Andreani, l’Isola delle Bisce consente di incontrare spesso la popolazione di delfini e piccole stenelle, stanziali nell’arcipelago.
Le Isole Pelagie sono paradisi dove la natura regna sovrana e dove la storia scorre in ogni vicolo. Qui la più maestosa è senza dubbio Lampedusa.
Visitare Casa Leopardi significa fare un salto indietro nel tempo e trovarsi improvvisamente immersi nei versi lirici del grande poeta.
Decisamente suggestivi e forse il miglior modo per addentrarsi nella macchia sono i percorsi organizzati a cavallo dal Centro Ippico “Cavalla Marsala”.
Nell’entroterra di Cala Garibaldi rimangono le spoglie e i ricordi del Club Med che dal 1954 al 2014 ha custodito le love stories di migliaia di adolescenti di tutto il mondo.
Da maggio, il principe della commedia francese Dany Boon, interprete dello spassoso “Giù al Nord” sta girando il suo nuovo film “La vie pour de vrai” proprio nel villaggio di Cala Garibaldi, ambientando la propria storia nei magici anni del Club Med di Caprera.
Con qualsiasi imbarcazione sono, inoltre, facilmente raggiungibili i sessantadue diversi approdi tra isole, isolotti e scogli dell’arcipelago di La Maddalena, di cui Caprera è l’isola maggiore.
Sembrerà strano, ma la stagione invernale non è da meno rispetto alle altre.
È questo il periodo in cui i puristi della solitudine nella natura godranno delle sue manifestazioni più selvagge e potranno mettersi alla prova di fronte agli “interminati spazi e sovrumani silenzi” dell’isola e del mare che la circonda.
La pineta di Caprera è una riserva naturale situata sull’isola, istituita nel 1999 per proteggere la flora e la fauna tipiche dell’isola e per preservare il paesaggio naturale dell’area.
È caratterizzata da una vegetazione mediterranea tipica, con pini marittimi, lecci, corbezzoli e altre specie arboree. L’area è anche sede di diverse specie animali, come uccelli migratori, rettili, insetti e mammiferi come il cinghiale, il ghiro e il gattopardo.
La riserva è aperta al pubblico e offre diverse attività per i visitatori, come escursioni a piedi o in bicicletta, birdwatching e visite guidate. Qui si possono anche utilizzare le amache che sono state installate appositamente e che rappresentano un ottimo modo per vivere la natura in pieno relax.
Infine, la pineta di Caprera ospita eventi culturali e didattici durante tutto l’anno, come mostre, conferenze e laboratori.
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